Libri: Luigi Mariutto, un caso di responsabilità sociale

Ultima modifica 9 agosto 2022

9Luigi Mariutto, un caso di responsabilità sociale

L'assistenza nel miranese dal Medioevo alle soglie del 20. secolo

di Alessandro Ragazzo, Giovanni Trabuio e Quirino Bortolato

Mirano, Comune di Mirano: Centro di servizi alla persona Luigi Mariutto, (Mirano: Multigraf, 2009)

 

 

"La vita di una persona presenta nello sviluppo naturale del suo ciclo bisogni diversi. Considerando il periodo della vecchiaia prevalgono bisogni fisici, sociali e affettivi. È chiaro che ogni persona in quanto tale, si differenzia nei propri bisogni dalle altre in relazione al vissuto, alla sua identità e alle sue aspettative. Chi ha come missione il benessere delle persone anziane deve obbligatoriamente mettere “al centro” della propria attività l’“ospite” sapendo che la cura di una persona non è standardizzabile ma deve essere personalizzata. Ha indicato questi principi Luigi Mariutto nelle sue volontà testamentarie.

I bisogni dell’anziano oggi sono diversi da quelli dei “poveri pelagrosi” indicati nel suo testamento, ma se i bisogni sono cambiati non sono certamente cambiati i principi ispiratori.

Senza dubbio la “Congregazione di Carità di Mirano”, che nel 1907 accettò l’eredità e, successivamente, l’Ipab-CASA Luigi Mariutto hanno perseguito tali principi con la professionalità di chi ha lavorato e ancora oggi lavora in questo ambito.

[…] Ma per parlare di Luigi Mariutto a 100 anni dalla sua scomparsa ritengo sia opportuno ricordare anche un altro irrinunciabile principio ispiratore, destinato a chi amministra il patrimonio lasciato in eredità.

Tale principio si desume dalle raccomandazioni con cui terminava il suo testamento: “… ricordatevi miei buoni amici che quando avrete disponibile una rendita di quarantamila lire (del giugno 1903), potrete operando onestamente e abbandonando tutto ciò che sia di lusso di feste e di spese inutili, di molto migliorare le condizioni del mio amato Mirano ove nacqui sempre domiciliai e ove spero di riposare in eterno”.

[…] Serve una gestione basata sulla grande operosità e parsimonia, pensando poco a sé stessi, e molto agli altri, facendo in modo che agli stessi non manchi nulla. Principi che hanno ispirato tutta la vita di Luigi Mariutto.

[…] In sintesi il messaggio che Luigi Mariutto ha voluto lasciarci è: eliminare le spese inutili; far rendere il patrimonio nel miglior modo possibile; aiutare gli anziani bisognosi di Mirano; partecipare ed essere fautori di quel modello di vita che vede nell’aiuto agli altri la realizzazione di sé stessi."

(dalla prefazione di Roberto Cappelletto – Sindaco di Mirano)