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Sabato 11 ottobre cerimonia per il ritorno a Campocroce delle spoglie del soldato Vittorio Rigo

Pubblicato il 8 ottobre 2025 • Comune

Si celebrerà sabato 11 ottobre 2025 a Campocroce di Mirano il ritorno del soldato Vittorio Rigo (2 aprile 1924 – 31 luglio 1944): non è solo una sepoltura, ma un gesto di memoria, un richiamo profondo al valore della pace e della dignità umana.

Questa cerimonia ricorda quanto sia costato ai nostri nonni e bisnonni, alle nostre nonne e alle nostre bisnonne, il cammino verso la libertà. La storia di questo ragazzo, strappato alla sua casa, deportato e poi morto in prigionia, è simile a quella di migliaia di altri giovani che non hanno avuto il tempo di diventare uomini, di costruirsi un futuro, di tornare. E di tanti altri che invece, come Luigi Baldan, sono riusciti a tornare e a testimoniare il oro impegno per un futuro libero e diverso. Rigo morì nel 1944, a soli vent’anni, in Polonia, dove era stato deportato come internato militare italiano nei lager nazisti, dopo l’8 settembre 1943. Era uno dei tanti giovani soldati italiani catturati dai tedeschi dopo l’armistizio, e che, per aver rifiutato di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, furono privati dello status di prigionieri di guerra e trattati come manodopera coatta. Deportati, affamati, costretti a vivere e morire lontano dalla patria, in condizioni disumane. Furono più di 600.000 gli Internati Militari Italiani, e Rigo era uno di loro.

«A nome dell’intera Amministrazione comunale – dichiara il Sindaco Tiziano Baggio - porgo il nostro più profondo omaggio a questo giovane soldato. A lui va il nostro silenzio riconoscente, il nostro saluto commosso, il nostro abbraccio collettivo, che si estende a tutti i suoi familiari. Sabato, con questa cerimonia, non solo riportiamo Vittorio nella sua terra: ma ricordiamo anche la storia di una generazione di giovani che, in silenzio e senza armi, con un semplice ma coraggioso “no” al nazifascismo, pagarono con la prigionia – e spesso con la vita – la propria fedeltà all’Italia libera. Noi restituiamo dignità e memoria a lui e a tutti gli internati militari italiani. Per troppo tempo dimenticati, oggi li onoriamo come testimoni di resistenza morale, come parte viva della nostra storia democratica. Questa cerimonia è anche un monito per il presente. Il sacrificio di chi ha vissuto l’orrore della guerra deve spingerci, ogni giorno, a custodire la pace, la libertà e la democrazia. Non sono conquiste scontate, ma valori da difendere con determinazione, rispetto e memoria. Un sentito ringraziamento a Carlo Cacco per tutto quanto ha fatto in questa occasione e per quanto ha fatto nel passato per tenere vivo il ricordo di quanti si sono sacrificati per noi».

 

Programma della cerimonia di sabato 11 ottobre:

ore 9:00 Ritrovo presso il cimitero di Campocroce e successivo corteo
ore 9:15 Alzabandiera in piazza Campocroce
ore 9:30 Santa Messa
ore 10:20 Commemorazione presso la lapide dei caduti
Successivo ritorno in cimitero e tumulazione
 

Parteciperanno alla cerimonia i familiari, il Sindaco di Mirano Tiziano Baggio e il Sindaco di Santa Maria di Sala Alessandro Arpi e rappresentati di Guardia di Finanza, Polizia Locale dell’Unione del Miranese, Associazioni combattentistiche, A.N.E.I – Associazione Nazionale Ex Internati nei Lager Nazisti, Associazione Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, AIDO e AVIS.

 

Oggi 8 ottobre si è svolta la cerimonia solenne di consegna dei resti del Caduto della Seconda Guerra Mondiale Vittorio Rigo presso il Tempio Nazionale dell'Internato Ignoto di Padova, cui hanno partecipato i familiari, il Parroco di Zianigo don Ruggero Gallo e il Sindaco Tiziano Baggio.

Nei mesi scorsi l’Ufficio per la Tutela della Cultura e della Memoria della Difesa del Ministero della Difesa aveva comunicato che i resti mortali del soldato Rigo, effettivo dell'8° Reggimento Bersaglieri dal luglio 1943, catturato dopo l’8 settembre, dichiarato morto per malattia in prigionia il 31 luglio 1944 a Lamsdorf, oggi Lambinowice in Polonia, erano stati rinvenuti insieme alle spoglie di altri 59 soldati italiani, nell'ambito di un vasto progetto di ricerca condotto da enti istituzionali polacchi nel luogo della memoria nazionale di Lambinowice (dove, fino al termine della Seconda Guerra Mondiale, si trovava il campo di prigionia tedesco Stalag 344 di Lamsdorf). 

Erano stati poi trasferiti nel Cimitero militare dei Caduti italiani di Bielany a Varsavia, per onorarne in perpetuo la memoria. Però, qualora la famiglia avesse desiderato sistemare lo spoglie del proprio caro nel cimitero di Campocroce, sarebbe stato possibile chiederne la restituzione. I due fratelli ancora viventi e ventidue nipoti hanno manifestato questa volontà e oggi sono arrivati a Padova i resti di diciotto soldati, tra cui quelli di Rigo, accolti dai discendenti delle loro famiglie per poi raggiungere le città di provenienza. Finalmente Rigo potrà riposare nel cimitero di Campocroce, dove la sua famiglia numerosa si era trasferita nel 1938 da Santa Maria di Sala e dove sabato 11 ottobre si svolgerà la commemorazione in suo onore.