“Mirano comune amico della famiglia - Family in Italia”
L’Agenzia per la Coesione Sociale della Provincia autonoma di Trento, capofila del network “Family in Italia”, ha deliberato la certificazione del Comune di Mirano “Comune amico della famiglia” il 2 maggio 2022.
Al network “Family in Italia” aderiscono circa 100 comuni italiani tra cui 11 del Veneto. Ad oggi in 36, tra cui Mirano, hanno ottenuto la certificazione. In Veneto sono già certificati 3 comuni padovani tra cui Padova, e 2 veronesi. Mirano è il primo comune veneziano.
Il progetto del network è stato promosso dalla Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con il Comune di Alghero e l’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, per diffondere sull’intero territorio nazionale una cultura promozionale a sostegno del benessere della famiglia collaborando e supportando le amministrazioni comunali nell’implementare politiche innovative in ambito pubblico.
Certificazione Family in Italia
La certificazione di “Comune amico della famiglia” è un percorso volontario volto a valorizzare le politiche attuate per il benessere e l’incremento dei livelli di qualità della vita delle famiglie.
Il marchio "Comune amico della famiglia" identifica l'Amministrazione comunale attenta al target "family" e viene assegnato dall’Agenzia per la Coesione Sociale, quale ente di certificazione (ai sensi della L. provinciale n.1 del 2011).
Il marchio è un segno distintivo dell'impegno concreto a favore delle famiglie preso dalle singole Amministrazioni comunali, al fine di garantire lo sviluppo e la diffusione di politiche di benessere familiare.
Per la certificazione di “Comune amico della famiglia” Mirano ha dovuto soddisfare i requisiti richiesti: istituzione della Commissione interdisciplinare per le politiche familiari (allegato sotto), approvazione del Piano del piano per le politiche familiari comunale (allegato sotto), realizzazione della Guida ai servizi della famiglia, attivazione di uno sportello per le famiglie. Per mantenere la certificazione e il marchio il Comune, nei prossimi due anni, dovrà attuare il Piano familiare comunale coinvolgendo le famiglie, le associazioni, gli operatori economici, culturali etc.
