Rassegna Molecole: domenica 11 febbraio “Passi” al Teatro Belvedere per il Giorno del Ricordo

Pubblicato il 5 febbraio 2024 • Cultura , Sport , Teatro

La stagione teatrale “Molecole” (leggi il libretto con il programma) del Teatro di Villa Belvedere, in via Belvedere n. 6 a Mirano, prosegue domenica 11 febbraio 2024 alle ore 18.00 con lo spettacolo "Passi", di e con Marco De Rossi, in scena nell’ambito della celebrazione del Giorno del Ricordo.

Sarà eccezionalmente presente a Mirano Abdon Pamich, campione olimpionico ed europeo di marcia, nonché 40 volte campione italiano su varie distanze, alla cui vicenda umana si ispira l'opera teatrale.

Al termine dello spettacolo, conversazione con Pamich insieme al pubblico, alla compagnia, al Sindaco Tiziano Baggio, all’Assessora alle politiche culturali Maria Francesca Di Raimondo e al Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato di Venezia Alessandro Cuk.

 

Ingresso unico 10,00 Euro.

Info e prenotazioni: info@farmaciazooe.com

 

“Passi” è la storia di Abdon Pamich (Fiume, 3 ottobre 1933), esule e profugo fiumano, campione italiano di marcia alle Olimpiadi di Tokio del 1964. Lo spettacolo racconta proprio quella finale olimpica. Sulla riga di partenza ci sono i più forti marciatori del mondo: incrociando i loro sguardi, gli occhi di Pamich si posano su quelli dell’atleta ungherese Istvan Havasi. La mente riporta Pamich alla notte del 23 settembre 1947 quando, appena tredicenne, fugge con il fratello Giovanni da Fiume, la città in cui è nato.

 

“Molecole” è organizzata e curata dal Comune di Mirano - Assessorato alla Cultura e da Farmacia Zooè , in collaborazione con Connessioni - Rete Veneta per la Ricerca Teatrale.

 

 

Scheda dello spettacolo:

PASSI

domenica 11 febbraio 2024 - ore 18.00 per il Giorno del Ricordo

di e con Marco De Rossi

drammaturgia e regia Gianmarco Busetto

regia tecnica Marco Duse

produzione Farmacia Zooè, 2020

 

Testo vincitore del premio drammaturgia al Festival Segnali 2021, XXX edizione - dedicato al teatro ragazzi. Testo finalista al Premio Giovanni Arpino, sezione speciale del Premio InediTO - Colline di Torino.