Teatro di Mirano: "Il sequestro. Gli 831 giorni di Carlo celadon" giovedì 27 marzo - ore 21.00

Pubblicato il 24 marzo 2025 • Comune , Cultura , Teatro

Nuovo appuntamento con “La Città a Teatro 2024-20245, la rassegna di prosa del Teatro di Mirano: giovedì 27 marzo, alle ore 21, Teatro Bresci porta in scena “IL SEQUESTRO. Gli 831 giorni di Carlo Celadon”. Lo spettacolo è programmato in concomitanza con la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

 Sono ancora disponibili i biglietti per lo spettacolo.

 “IL SEQUESTRO” è scritto da Marco Gnaccolini, diretto da Anna Tringali, interpretato da Giacomo Rossetto. Le voci sono di Anna Tringali, le scene di Antonio Zonta, le luci di Andrea Patron, le videoproiezioni di Luca Antonello. Le foto di scena sono di Francesco Reffo, la tecnica di Francesco Barutto, la distribuzione di Giulia Diomaiuta. Lo spettacolo è una produzione 2024 di Teatro Bresci con Nuova Scena / Festival Scene di Paglia e con il patrocinio di Avviso Pubblico. La compagnia rivolge un ringraziamento speciale al dott. Antonino De Silvestri, Pubblico Ministero del caso Celadon.

Scrive Teatro Bresci: “831 sono i giorni di durata del sequestro di persona più lungo della storia del nostro Paese. Un sequestro compiuto dalla ‘Ndrangheta e che ha come vittima un ragazzo veneto di diciotto anni: Carlo Celadon. Lo hanno rapito la sera del 25 gennaio 1988 dalla villa del padre, un ricco imprenditore di Arzignano, in provincia di Vicenza. Lo hanno legato con il fil di ferro e chiuso nel bagagliaio di un’auto per diciassette ore, il tempo di percorrere più di 1300 chilometri, il tempo di arrivare in Calabria. Lo hanno liberato il 4 maggio 1990, abbandonandolo per terra, sul ciglio di una strada, con la chiara consegna di non voltarsi a guardare gli uomini che lo avevano tenuto prigioniero per più di due anni. Aveva i capelli e la barba lunga e perso oltre trenta chili. I 7 miliardi consegnati dalla famiglia e molti dei rapitori si sono dissolti nell’aria.

Dalla fine degli anni ’60 alla fine degli anni ’90, durante quella che viene definita la Stagione dei Sequestri in Italia, ci furono quasi 700 rapimenti a scopo estorsivo, la metà dei quali realizzati dalla ‘Ndrangheta. Molti sequestrati non fecero mai ritorno a casa. Il periodo più drammatico fu quello tra il 1970 e il 1988: solo in quegli anni la ‘Ndrangheta compì 207 sequestri per un giro d’affari di 400 miliardi di lire. I soldi dei riscatti finirono prima nelle costruzioni e poi nel traffico di droga. Raccontare il sequestro Celadon significa ripercorrere una della pagine più drammatiche del nostro Paese in cui la paura ha pervaso un intero sistema sociale e significa raccontare la storia umana di un ragazzo appena maggiorenne che di punto in bianco è stato gettato nel buio con crudeltà senza sapere il perché.".

Dalle note di regia di Anna Tringali: “Una delle prime foto che ritraggono Carlo Celadon dopo il rilascio, lo vede con i capelli lunghi, la barba incolta, magrissimo, nudo, con addosso solo un panno bianco.  Un Cristo.

Quello che subì Carlo Celadon fu una discesa all’inferno, o meglio, nella nostra visione, una moderna “Via Crucis”. In effetti il nostro allestimento è un continuo riferimento alla Passione di Gesù; c’è il sacrificio, il dolore, il rapporto con il Padre da cui si sente abbandonato ma al quale continuamente si riferisce. Un procedere per Stazioni durante le quali Celadon/Cristo interpretato in prima persona da Giacomo Rossetto racconta il suo presente buio e silenzioso reso terribile da aguzzini senza pietà, che apre anche a ricordi del suo passato di bambino libero e felice; e ancora il rapporto con la Madre e con l’Amore. Carlo Celadon sospende la vita per quasi tre anni. Egli muore. Ma come Cristo il suo Sacrificio conduce alla Resurrezione. Carlo Celadon/Gesù risorge la notte tra il 4 e il 5 maggio 1990, dopo 831 giorni”.

 

BIGLIETTI

€ 18 intero / € 15 ridotto (over 65, under 26, convenzioni, cral aziendali, dipendenti del Comune di Mirano, persone con disabilità) / € 10 studenti / € 8 studenti in gruppo solo in prevendita (minimo tre persone). Disponibili in biglietteria martedì dalle 16 alle 17.30, giovedì dalle 12 alle 14, il giorno di spettacolo dalle ore 20. On line su www.miranoteatro.it , www.arteven.it , www.vivaticket.com  e relativi punti vendita con diritto di prevendita.

  “La Città a Teatro 2024/2025” è promossa dal Comune di Mirano, in collaborazione con Arteven Circuito Multidisciplinare Regionale, e con La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, Regione del Veneto, Città Metropolitana di Venezia, Ministero della Cultura, Commissione Pari Opportunità.

 

INFO > Ufficio Teatro
tel. 041 4355536 - info@miranoteatro.it
www.miranoteatro.it