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Inaugurata a Scaltenigo una nuova panchina rossa: un simbolo di memoria, rispetto e impegno civile

Pubblicato il 11 dicembre 2025 • Comune

È stata inaugurata oggi 10 dicembre a Scaltenigo, frazione di Mirano, una nuova panchina rossa, simbolo universale della lotta contro la violenza sulle donne e monito permanente contro ogni forma di abuso.

All’iniziativa erano presenti il Sindaco Tiziano Baggio, la Vicesindaco Maria Giovanna Boldrin, gli assessori e le assessore, i consiglieri e le consigliere comunali, insieme agli insegnanti, ai bambini e alle bambine della scuola primaria e alle loro famiglie. Numerosi i cittadini presenti, a testimonianza della forte partecipazione della comunità locale.

L’installazione della panchina di Scaltenigo si inserisce nel progetto dell’Amministrazione comunale di diffondere panchine rosse in tutte le frazioni di Mirano, dopo la prima inaugurata lo scorso anno a Vetrego.

«Siamo qui – ha affermato il Sindaco Tiziano Baggio – per inaugurare una panchina che non è un semplice arredo urbano, ma un simbolo potente e necessario. Il rosso ricorda il sangue versato, ma anche il coraggio, la forza e la determinazione delle donne che hanno chiesto aiuto, che hanno denunciato, che hanno ricostruito la loro vita. Questa panchina rappresenta un posto vuoto, un posto che una donna non potrà più occupare perché qualcuno le ha fatto del male. È un richiamo visibile e quotidiano che ci ricorda quanto sia urgente contrastare la violenza di genere, che non è un fatto privato, ma una grave violazione dei diritti umani. Oggi rinnoviamo un impegno collettivo: crescere insieme, ascoltarci, non usare la forza, rispettarci reciprocamente e coltivare la gentilezza. Ringrazio gli insegnanti, i bambini, i genitori e tutte le istituzioni presenti: la vostra partecipazione dimostra che la nostra comunità è viva e pronta a fare la propria parte».

«La panchina rossa – ha affermato l’Assessora alle politiche delle pari opportunità Maria Francesca Di Raimondo - è un simbolo che parla a tutti: ai bambini, agli adulti, alle famiglie. È un luogo che invita a fermarsi e a riflettere, a ricordare, ma soprattutto a costruire un futuro diverso. Parla del dolore, ma anche della speranza e della possibilità di un cambiamento reale. Invita alla responsabilità individuale e collettiva: a dire no alle prese in giro, a non giudicare, ad ascoltare, a offrire sostegno. Serve rispetto per le nostre compagne, serve amore buono, non amore malato. L’amore malato non è amore. La presenza oggi di così tanti bambini è un segnale importantissimo: educare al rispetto e alla gentilezza fin da piccoli significa costruire una comunità più giusta e più libera».

Un impegno che prosegue
Dopo l’installazione avvenuta l’anno scorso a Vetrego, l’Amministrazione comunale conferma l’obiettivo di collocare una panchina rossa in ogni frazione del territorio miranese, creando luoghi simbolici in cui la comunità possa ritrovarsi, riflettere e mantenere viva la memoria delle vittime di violenza.
La partecipazione della scuola alla cerimonia sottolinea inoltre l’importanza del messaggio educativo: promuovere tra bambini e ragazzi una cultura del rispetto, dell’ascolto e della non violenza.

La posa della nuova panchina arriva al termine di un mese di novembre particolarmente ricco di iniziative e momenti di sensibilizzazione, che hanno coinvolto scuole, associazioni, cittadinanza e istituzioni nel promuovere riflessione e consapevolezza sul tema della violenza di genere.