Incontro con l’Associazione Artigiani del Miranese sul problema dei crediti incagliati
A pochi giorni dalla conversione del decreto che ha messo fine al meccanismo della cessione dei crediti e dello sconto in fattura, l’Associazione Artigiani del Miranese ha ribadito le proprie preoccupazioni in occasione dell’incontro avuto con il Sindaco del Comune di Mirano Tiziano Baggio e l’Assessore alle attività artigiani Francesco Venturini sul tema dei crediti incagliati da superbonus e da altre agevolazioni fiscali, in risposta alla lettera inviata a tutti i sindaci del territorio come opera di sensibilizzazione sull’argomento.
Come fa notare l’Associazione, il decreto del 16 febbraio scorso convertito in legge il 5 aprile, «opera una regolamentazione importante nel quadro legislativo perché mette vari punti di certezza in un quadro legislativo complicato e farraginoso ma non dà alcuna risposta sul tema più scottante dei crediti incagliati, cioè tutte quelle situazioni per cui imprese e cittadini non sono riusciti a completare le cessioni dei crediti alle banche e sono rimasti col “cerino in mano”, ovvero con i cassetti fiscali pieni di crediti ma senza una lira sul conto corrente». Andrea Dal Corso, funzionario dell’Associazione, spiega: « Riteniamo che questa possa essere una vera e propria bomba ad orologeria che rischia di creare danni enormi per lavoratori, famiglie e imprese del comprensorio del Miranese, nel quale il settore delle costruzioni vede impegnate (dati CCIAA al 2022) 1840 imprese, delle quali il 72% artigiane e ben 4644 addetti (il 60% impiegati in ditte artigiane), numeri importanti ai quali occorre aggiungere quelli delle imprese della filiera come impiantisti, falegnami ecc....per i quali stimiamo che almeno 2 imprese su 3 sono alle prese direttamente o indirettamente con sofferenze legate al problema dei crediti incagliati».
«E’ un tema a cui occorre fare attenzione - spiega il Sindaco Tiziano Baggio - perché stiamo parlando di cittadini e imprese che hanno effettuato investimenti in molti casi importanti e impiegato risorse consistenti fidandosi di leggi dello stato, che sono cambiate negli ultimi due anni quasi ogni mese e mezzo, fino ad arrivare all’ultimo decreto di febbraio che dalla sera alla mattina ha messo uno stop quasi definitivo; è giusto e condivisibile tenere in ordine i conti pubblici ma il blocco delle cessioni del credito è stato un fulmine a ciel sereno che rischia di creare problemi nel tessuto sociale del territorio, come testimoniano i numeri dell’Associazione Artigiani del Miranese Casartigiani. Il tema riguarda anche cittadini e imprese di Mirano, a cui esprimiamo la nostra vicinanza. Auspichiamo un intervento celere da parte del Governo che sblocchi questa situazione, per alcuni ormai insostenibile».
Spiega il Capocategoria degli edili dell’Associazione Nicola Cazzin: «Ringraziamo il Sindaco e l’Assessore Venturini per averci ricevuto e aver capito quanto il tema dei crediti incagliati sia importante per il nostro settore e tutte le famiglie coinvolte, siamo preoccupati anche perché da Roma continua ad esserci silenzio su questo tema, oppure arrivano solo soluzioni parziali, per questo stiamo cercando di coinvolgere il territorio per far sentire la nostra voce».
«Il rischio - conclude infine il funzionario dell’Associazione Dal Corso - è anche che imprese in difficoltà per il blocco dei crediti possono ricorrere a canali criminali per recuperare liquidità