Presentati la Fiera de l’Oca e il Zogo de l’Oca in piazza
Sabato 9 e domenica 10 novembre 2024 torna a Mirano l’ormai tradizionale appuntamento con la Fiera de l’Oca e il Zogo de l’Oca in piazza, manifestazione promossa dalla Pro Loco di Mirano con la collaborazione del Comune di Mirano e il patrocinio della Regione Veneto.
La XXVI edizione della Fiera è stata presentata ieri nel Municipio di Mirano dal Sindaco Tiziano Baggio, dalla Vicesindaco Maria Giovanna Boldrin, dal Presidente della Pro Loco Mirano Roberto Gallorini e dal Vicepresidente Silvestro Zecchinato.
«Desidero ringraziare la Pro Loco e il suo Presidente per l’organizzazione di questo evento divenuto identitario per la città di Mirano. Ormai fa parte della sua storia ed è conosciuto in tutta Italia e anche a livello internazionale. Siamo molto orgogliosi di poter mettere a disposizione dei miranesi e dei tanti che ci verranno a trovare un evento che racconta le nostre tradizioni che sono rappresentate attraverso un gioco», dichiara il Sindaco Baggio.
«Il Zogo è diventato un simbolo importante per la città di Mirano. In programma due giornate di festa per le famiglie, i bambini e tutta la comunità, organizzate dalla Pro Loco con grande cura dei dettagli e arricchite da altre iniziative come la Tabarrata di domenica mattina», afferma la Vicesindaco Maria Giovanna Boldrin.
«Quest'anno abbiamo inserito alcune novità estetiche per continuare a stupire non solo chi viene alla Fiera per la prima volta ma anche chi la frequenta da anni. Ispirandoci a vecchi manifesti e foto d'epoca abbiamo realizzato nuove grandi oche dipinte ad acquarello e altri arricchimenti delle scenografie e degli abiti dei figuranti per rendere sempre più autentica l’esperienza in piazza oltre a tanti nuovi oggetti sul tema dell'oca esposti nell’Ocaria», spiega il Presidente Gallorini.
La “Fiera de l’Oca” è la ricostruzione storica di una fiera di inizio ‘900. Per due giorni il centro storico della città tornerà all’inizio del secolo scorso, nell’atmosfera ricreata fin nei minimi particolari delle vecchie feste di paese. La piazza e le vie del centro vengono addobbati con stendardi con lo stemma sabaudo, banchi del mercato in legno, bacheche con gli avvisi comunali, manifesti con le prime réclame. Appaiono lo strillone con il giornale, l’imbonitore con i suoi intrugli, l’artigiano che impaglia le sedie, i baracconi con il fucile a elastici, i barattoli da abbattere a pallate, giochi e spettacoli di un tempo e divertimenti di ogni genere per grandi e piccini.
Appuntamento clou domenica pomeriggio a partire dalle 15.30, quando sei squadre (quelle di Mirano capoluogo e delle cinque frazioni: Ballò, Campocroce, Scaltenigo, Vetrego, Zianigo) formate da 10 giocatori riscopriranno il “Zogo de l’oca” sfidandosi con divertenti prove a colpi di dado attorno all’ovale della piazza.
Qui dal 1998 viene allestita un’edizione del celebre gioco da tavola rivisitata dall’artista Carlo Preti, che già nel 1982 aveva disegnato “El Zogo de l’oca de Miran”. Le 63 caselle formano una passerella lunga circa 130 metri. La squadra che arriva per prima alla casella finale conquisterà il meritato premio “l’OCA” dell’anno e una vincita in denaro che dovrà devolvere a un’associazione. Il tutto accompagnato dal tifo sfrenato del pubblico radunato attorno all’ovale per osservare la gara.
Inoltre, all’oca park i bambini possono mettersi alla prova attraverso giochi che rimandano ai primi del ‘900 e una versione del gioco dell’oca tutta dedicata a loro.
Partecipare alla Fiera è come tornare bambini, godendo di cose semplici, assaporando prodotti genuini e sapori dimenticati. Nelle bancarelle si possono infatti gustare diverse specialità a base d’oca, la cui carne diventa pregiata proprio in questo periodo, grazie al suo prezioso e prelibato grasso. Ad inizio Novecento questo pennuto era presente in ogni aia. E in un’epoca in cui i proprietari terrieri di Mirano erano in gran parte ebrei e non potevano mangiare maiale, l’oca divenne presto la regina, non solo del cortile, ma anche della tavola.
Mirano è diventata una tappa imperdibile per il turismo che ruota attorno agli eventi culinari dedicati a questa specialità, tanto che ogni anno arrivano in città per esporre i propri prodotti alla Fiera de l’Oca produttori dal Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e addirittura dalla Francia.
Gastronomia e rievocazione si intrecciano per regalare al pubblico le emozioni delle vecchie feste di paese, in un’atmosfera unica, ricostruita nel minimo dettaglio dalla Pro Loco che cura ogni singolo particolare senza lasciare nulla al caso. Nelle bancarelle dell’Ocaria, tutto quello che è in vendita richiama questo pennuto, con un’infinità di oggetti da collezione o per l’uso quotidiano creati in esclusiva per la manifestazione. Grembiuloni da cucina, canovacci, tovagliette, asciugamani, ceramiche, piatti, tazze, tazzine, bicchieri. E ancora, cornici, magneti, matite, libri e serigrafie.
La “Fiera de l’Oca e il Zogo de l’oca de Miran” sono un’eccellenza all’interno di un circuito regionale e nazionale degli eventi che rievocano la ricorrenza di San Martino, festa che segnava la fine dell’annata agricola e l’avvio della stagione invernale. Una data del calendario ricca di suggestione e di tradizioni che si tramandano anche nei tanti detti popolari sul tema. A partire dal più famoso “chi no magna l’oca a San Martin, no fa el beco de un quatrin” (chi non mangia l’oca nel giorno di San Martino non è destinato ad avere fortuna), un buon motivo, da solo, per fare visita a Mirano nel fine settimana del 9 e 10 novembre!
Anche quest’anno ci sarà un evento collaterale: la mostra “Il Tabarro. Artigianalità dal passato al presente. Il cinquantesimo del Tabarro di Sandro Zara”, aperta dal 2 al 10 novembre nelle sale di Villa “XXV Aprile” in via Mariutto n. 1. La mostra si chiuderà domenica 10 novembre con la “Tabarrata”, un grande raduno di amanti del tabarro che sfileranno in piazza alle ore 11.00.
Informazioni:
- sito della Pro Loco Mirano: http://www.prolocomirano.it/gioco_oca_mirano.asp
- https://www.facebook.com/ProlocoMirano
Per il Zogo de l’oca: posti a sedere in tribuna numerata coperta a pagamento (20 euro adulti e 15 euro dai 6 agli 11 anni, i bambini sotto i sei anni non pagheranno ma non dovranno occupare spazi a sedere. Prevendita presso lo Studio Gallorini in via Gramsci n. 80 e presso la biglietteria della Fiera nei giorni della manifestazione), posti in piedi ad ingresso libero.
Programma
Sabato 9 Novembre
Ore 15.30
Apertura FIERA DE L’OCA con “l’OCARIA”, il mercato dell’Oca (ingresso libero)
Ore 16.00
INIZIO SPETTACOLI DI STRADA
il teatro dei burattini, saltimbanco, musici, giocolieri, artisti e attori di strada
I TOCA MI
RUVIDOTEATRO di MATELICA
IL TEATRO DEI BURATTINI
GIOCOLIERI
MIMI
Apertura Baracconi dell’Oca Park per bambini
GIOCO DELL’OCA PER BAMBINI
Potranno partecipare tutti i bimbi presenti
Domenica 10 Novembre
Ore 9.30
Riapre la FIERA DE L’OCA con “l’OCARIA” e il TEATRO DI STRADA
saltimbanco, musici, giocolieri, artisti e attori di strada
Ore 11.00
“LA CUCCAGNATA”
pregioco per assegnazione ordine partenza con gli atleti del GRUPPO SERENISSIMA
dalle ore 12.00
RISOTTO D’OCA e RAVIOLI D’OCA
Ore 15.00
Sfilata Figuranti e
ZOGO DE L’OCA IN PIAZZA
Presenta: SALVATORE ESPOSITO