Mostra “Il Tabarro. Artigianalità dal passato al presente. Il cinquantesimo del Tabarro di Sandro Zara” dal 2 al 10 novembre in Villa XXV Aprile
La Pro Loco Mirano APS, con il patrocinio del Comune di Mirano e della Regione del Veneto, organizza la mostra “Il Tabarro. Artigianalità dal passato al presente. Il cinquantesimo del Tabarro di Sandro Zara”, che sarà aperta dal 2 al 10 novembre 2024 nella Villa Giustinian Morosini "XXV Aprile", in via Mariutto n. 1 a Mirano (VE).
La mostra è stata presentata venerdì scorso nel corso di una conferenza stampa nel Municipio di Mirano.
La mostra nasce sulla scia del censimento del patrimonio culturale immateriale che l’UNPLI -Unione Nazionale Pro Loco d’Italia in collaborazione con l’ANCI ha iniziato nel 2023, nell’ambito del quale la Pro Loco Mirano ha individuato il tabarro come patrimonio identitario caratterizzante il nostro territorio.
Nelle sei sale di Villa Giustinian Morosini “XXV Aprile” si potrà quindi scoprire la storia del tabarro, che è stato un elemento identitario per il Miranese come per tutta la Pianura Padana, oltre alla maestria dei nostri “sartori” nel realizzarlo. Saranno illustrati l’evoluzione nel tempo dei tessuti usati e il suo utilizzo.
La storia di questo indumento è unita al racconto del cammino dell’imprenditore miranese Sandro Zara che 50 anni fa ha iniziato a riproporlo e produrlo con passione e alta artigianalità, rendendolo attuale e facendolo conoscere a tutto il mondo. La mostra coincide infatti con il cinquantenario del Tabarrificio Veneto, con cui Zara produce tabarri dal 1974. Coniugando passione per il tessile, spirito imprenditoriale e amore per il passato, dopo approfondite ricerche su questo capo diffuso fino all’immediato dopoguerra e poi caduto nell’oblio, ha iniziato a realizzare capi che portano con loro una storia e un fascino immediatamente percepibili.
«Sandro Zara è un’eccellenza di Mirano, un imprenditore che ha saputo ricavare da un capo del passato un capo assolutamente attuale, apprezzato a livello internazionale e siamo orgogliosi di averlo come concittadino. Un ringraziamento a lui e alla Pro Loco per l’organizzazione di questa mostra che ci porterà con un tuffo nel passato per arrivare al presente e farà conoscere anche ai più giovani cos’è e cosa rappresenta il tabarro», ha affermato la Vice Sindaco Maria Giovanna Boldrin.
«Nel 2009, proprio nelle stesse sale, si parlò approfonditamente del tabarro con una prima mostra. Quest’anno, in coincidenza con il cinquantenario di Sandro Zara, proponiamo una nuova mostra che punta a far comprendere come l’artigianalità, i “mestieri d’arte” fanno parte della nostra cultura e la tecnologia moderna non li ha cancellati ma anzi è utile per dare nuova linfa», ha spiegato il Presidente della Pro Loco Mirano Roberto Gallorini.
«Nei primi anni Settanta ho avuto l'idea di riproporre questo storico indumento ma gli inizi non sono stati facili perché all'epoca andavano di moda l'eskimo e soprattutto la plastica mentre io ho sempre utilizzato i tessuti naturali, anche in tempi in cui proprio non si pensava alla sostenibilità. Sono andato contro corrente ma alla fine la passione, la fedeltà alle tecniche di produzione artigianale, la ricerca stilistica sono stati premiati», ha spiegato Sandro Zara.
Alla presentazione è intervenuta la Francesca Scatto, Consigliere regionale Veneto e Presidente della VI Commissione per le politiche per la cultura che, dopo aver sottolineato il valore dell’artigianalità, ha aggiunto: «Il tabarro è diventato un simbolo della nostra regione perché parla di noi veneti. Questo pezzo di stoffa avvolgente è inclusivo perché è vero che lascia fuori tutto il resto, inteso come freddo e intemperie, simbolicamente la freddezza della vita, ma è così grande che dentro ci sta molto altro: nel gesto di intabarrarsi, di avvolgersi per chiudersi nel tabarro entrano le nostre famiglie, i nostri amici, le nostre tradizioni, le nostre radici».
La mostra aprirà ufficialmente sabato 2 novembre alle ore 18.30 e sarà preceduta alle ore 17.00, presso la sala conferenze Nella e Paolo Errera in via Bastia Fuori n. 58, da una presentazione-racconto del prodotto, della sua realizzazione e della sua evoluzione nei materiali.
Rimarrà aperta sino a domenica 10 novembre, giornata in cui è prevista la Tabarrata, un grande raduno di amanti del tabarro che alle ore 11.00 sfileranno nel centro storico dove sarà allestita la Fiera de l'Oca.
Orari di apertura:
- feriali dalle ore 15.00 alle 19.00;
- sabato e domenica 10.00- 13.00 e 15.00 – 19.00.
- Lunedì chiuso.
Ingresso libero
Informazioni: Ufficio URP, tel. 041 5798313.