Complimenti da tutta la Città a Matteo Dei Rossi che ai Giochi Paralimpici di Parigi ha onorato i colori azzurri con grande impegno, da vero combattente, qualificandosi settimo in tutte e tre le tre gare che lo hanno visto in pedana al Grand Palais: sciabola maschile categoria A, spada maschile categoria A e spada maschile a squadre (con i compagni Edoardo Giordan, Emanuele Lambertini, Michele Massa).
Mirano è orgogliosa dei risultati ottenuti in questa grande ed emozionante avventura che lo ha visto confrontarsi con i migliori atleti di tutto il mondo.
Dei Rossi aveva conquistato la qualificazione per partecipare alla sua prima Paralimpiade grazie ad una serie di vittorie tra cui l’oro alla Coppa del Mondo in Corea, l’argento con la sciabola a squadre ai Campionati del Mondo di Terni, l’oro individuale con la spada a San Paolo, l’argento ai Campionati del Mondo di sciabola a squadre di Varsavia nel luglio scorso.
Aveva poi trascorso un periodo di intensi allenamenti sia con la nazionale che con i Maestri Vittorio Carrara dell’Officina della Scherma per la sciabola e Davide Cenedese per la spada a Treviso.
«La competizione, l’adrenalina: uno sport meraviglioso che fa parte di me, ormai. Non avrei mai pensato di vivere quel gioco da bambino intensamente come lo sto vivendo ora», afferma Dei Rossi, che ha impugnato l'arma a soli 13 anni, al Circolo Scherma Mestre, nel settore olimpico. Ma la disabilità al braccio, congenita, gli ha impedito di proseguire e così ha dirottato il suo talento sulla scherma in carrozzina. «Come molti - continua Matteo- la scherma l’avevo vista in TV durante le Olimpiadi. Il mio approccio è stato casuale, assistendo quasi per scherzo a una gara Under 14 che si svolgeva vicino casa. Con la curiosità del ragazzino e soprattutto l’aiuto dei miei genitori, è partito tutto». Un viaggio che lo portato dritto dove ogni bambino sogna di arrivare.