Aggiornato il “Regolamento comunale sulla partecipazione, l'associazionismo, il terzo settore, la sussidiarietà ed il volontariato civico”
Pubblicato il 7 febbraio 2025 • Avvisi e scadenze , Comune , Partecipazione , Sociale
- Introdotti i Patti di Collaborazione, l’accordo attraverso il quale uno o più cittadini attivi e il Comune definiscono i termini della collaborazione per la cura di beni comuni materiali e immateriali
- Possono proporre e sottoscrivere i patti le associazioni, gruppi informali, comitati e Forum, istituti scolastici, associazioni di categoria e operatori economici, singoli cittadini e cittadine
- Istituito l’Ufficio di Cittadinanza Attiva che coordinerà tutte le attività istruttorie per la sottoscrizione dei patti
Con delibera n. 20 del 5 febbraio 2025 il Consiglio Comunale di Mirano ha approvato l’aggiornamento del “Regolamento comunale sulla partecipazione, l’associazionismo, il terzo settore, la sussidiarietà ed il volontariato civico” al termine di un percorso di partecipazione e ascolto promosso dal Comune. La delibera giunge al termine di un percorso di accrescimento, di confronto e di formazione durato oltre un anno con associazioni, cittadini, presidenti dei Forum e con altre realtà comunali e associative come LABSUS (punto di riferimento nazionale sul tema dei Beni Comuni) e che ha visto anche il pieno coinvolgimento degli uffici del Comune.
Tre le principali novità:
- l’introduzione a pieno titolo dei Patti di Collaborazione;
- l’ampliamento della platea dei soggetti che possono stipulare i Patti (ad associazioni del Terzo settore e Forum si aggiungono singoli cittadini e cittadine, istituti scolastici, associazioni di categoria e operatori economici);
- l’istituzione presso il Comune dell'Ufficio Cittadinanza Attiva che dovrà occuparsi di coordinare le attività.
Il Patto di Collaborazione è un accordo con il quale i cittadini attivi e il Comune di Mirano individuano beni comuni urbani per i quali avviare un intervento di rigenerazione e un progetto di gestione condiviso per la loro cura. In particolare il Patto individua il bene comune, gli obiettivi, l’interesse generale da tutelare, le capacità, le competenze, le risorse dei sottoscrittori (quindi anche dei soggetti pubblici), la durata del Patto e le responsabilità. Con la stipula dei patti ci si potrà prendere cura di un'aiuola o di un’altra area verde di piccola entità, di un cimitero, valorizzare aree verdi rinaturalizzate, attuare azioni di animazione urbana di luoghi attraverso attività culturali o altre azioni immateriali quindi non legati a beni fisici pubblici.
I cittadini e le cittadine potranno, utilizzando la modulistica che verrà a breve pubblicata nel sito comunale, presentare le proprie proposte di collaborazione.
«Esprimo soddisfazione per il risultato ottenuto con l'aggiornamento del Regolamento. Un percorso nato con il primo “Prendiamoci cura della nostra città” del 2014, che ha visto poi un primo importante aggiornamento nel 2021», dichiara l’Assessora alle Politiche per la città della collaborazione e della partecipazione Elena Spoalore. «Con il percorso volutamente partecipato e di formazione, abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti verso l'applicazione piena del principio di sussidiarietà insito nell'art. 118 della Costituzione: introduciamo definitivamente il Patto di Collaborazione quale strumento di attivazione, che potrà essere proposto e sottoscritto non solo dalle associazioni, come era fino ad oggi, ma anche da altri soggetti civici senza scopo di lucro, essendo un atto spontaneo, volontario e gratuito. Questo aggiornamento è stato fortemente voluto non solo per la spinta dal basso di cittadini e associazioni, ma anche perché oggi è quanto mai attuale e necessario che la comunità tutta ricominci a prendersi CURA dei luoghi in cui viviamo: nostro compito come amministratori è quello di creare le possibilità che questo possa avvenire. Non significa che i cittadini debbano sostituirsi all’amministrazione, ma prendere coscienza che la qualità della vita dei luoghi in cui viviamo dipende dalle relazioni che vi sono in essi e dalla cura che si ha di essi, ed ognuno può fare la propria parte. Ringraziamo l'associazione LABSUS ed il suo Presidente Pasquale Bonasora ed il Comune di Bologna nella figura del Responsabile dell'U.O Amministrazione Condivisa Dott. Gianluigi Chiera per il supporto ed il confronto di questi mesi che ci ha fatto crescere come amministratori e tecnici. Ringrazio gli uffici del comune di Mirano per l'apporto dato: ora continueremo a lavorare per attivare i primi patti pilota continuando a crescere nel processo di rigenerazione cittadina», conclude Spolaore.
«L’approvazione del regolamento e l’introduzione dei patti di collaborazione – afferma il Sindaco Tiziano Baggio - realizza uno dei punti principali delle linee programmatiche di mandato di questa amministrazione comunale: la città della collaborazione, cioè la capacità della città di fare comunità vera. L’alto tasso di informalità dei patti, che possono coinvolgere, oltre alle associazioni, anche gruppi, comitati, abitanti di un quartiere uniti solo dall’interesse nel promuovere la cura di un bene comune specifico, è la principale caratteristica che rende questo strumento diverso, perché un pezzo di città curato con amore è l’espressione vera dello stare insieme e di tessere relazioni, che rendono i luoghi degni di essere vissuti».
Per approfondimenti:
- presentazione del percorso di aggiornamento (file pdf)
- percorso partecipato nel sito comunale https://lapiazzadelleidee.comune.mirano.ve.it/?page_id=2294#page-content
- approfondimento sul patto di collaborazione nel sito di Labsus https://www.labsus.org/cose-un-patto-di-collaborazione/