Si concluderà sabato 2 ottobre a Mirano “Il giro delle Dolomiti in Tandem ”, organizzato dall’ Asd Cycling Pangea nell’ambito del progetto “Pedala e vai”, che coinvolge accompagnatori e persone con disabilità o dipendenze per pedalare assieme e percorrere strade esterne e strade di ricostruzione di un pezzo di mondo interno.
Il gruppo, coordinato da Alessandro Da Lio e supportato dal Comune, era partito sempre da Mirano il 25 settembre ed ha attraversato valli, monti, passi e paesi del Veneto fino a sconfinare in Trentino Alto Adige. Circa 10 giorni di paesaggi, emozioni, fatiche e soddisfazioni.
Il progetto, partito da una esperienza compiuta da alcuni del gruppo, si è allargato a sei coppie in tandem, e ad alcune persone in bicicletta singola nell’ottica dell’inclusione e partecipazione attiva. La maggior parte proviene dal Miranese.
Pedala e vai è un progetto quinquennale che vede in “Venezia - Matera" l’obiettivo del primo anno: 1050 chilometri di pedalata, preceduti da una preparazione fisica, allenamenti, confronti e valutazioni di come si affronta lo stress pre e post esperienza. Il secondo anno ha visto in “Giro delle Marche” e “Giro del Friuli Venezia Giulia” un consolidarsi del gruppo e la capacità di affrontare percorsi più ostici, con salite e discese importanti.
Nel 2021, terzo anno, le tappe sono due: “Trentino Alto Adige : le 5 giornate di Bieno“ e “Il giro delle Dolomiti in Tandem ”. La prima esperienza, che si è già svolta, ha visto crescere ogni componente del gruppo come atleta (circa 6000 metri di dislivello in 5 giornate), ma soprattutto come persone appartenenti ad un gruppo solido. La seconda esperienza, circa 435 chilometri con notevoli dislivelli, si concluderà domani.
L’Amministrazione comunale di Mirano, con l’Assessore allo sport Cristian Zara, ha sostenuto Asd Cycling Pangea in questo triennio di attività e lungo il percorso ha realizzato un ponte di accoglienza da parte dei comuni di Corvara in Val Badia, Agordo, Cortina d’Ampezzo. L’accoglienza in itinere è uno dei momenti importanti, per incontrare e “unire sui pedali” altre realtà che rischierebbero di essere solo sfiorate.