Teatro di Primavera: domenica 16 marzo “Il campiello” di Goldoni

Pubblicato il 12 marzo 2025 • Comune , Cultura , Teatro

La rassegna “Teatro di Primavera 2025” prosegue domenica 16 marzo al Teatro Belvedere, in via Belvedere n. 6 a Mirano, alle ore 16.00, con la commedia “Il campiello” di Carlo Goldoni.

In scena la Compagnia Teatrale Muranese Aps di Murano con la regia di Michele Marchetti.

Biglietto d’ingresso € 8,00 in vendita al botteghino del Teatro Belvedere, aperto il giorno dello spettacolo dalle ore 15.00.

Per informazioni: e-mail teatroclubvenezia@libero.it, organizzazione tel. +39 3356330079, tel. 0415798487.

 

La rassegna “Teatro di primavera”, giunta alla undicesima edizione, è promossa dal Comune di Mirano e organizzata dall’associazione culturale “Il Portico – Teatro Club APS”, che porta in scena compagnie amatoriali del territorio veneto.

 

Note
Nel 1973, su iniziativa di Lino Toffolo, riprese l'attività teatrale nell'isola, (che in passato contava più compagnie amatoriali) attraverso la fondazione della Compagnia Teatrale Muranese e in molti vi aderirono subito con entusiasmo. Il teatro fu ripulito, ridipinto, riorganizzato e con 'I Rusteghi' di Goldoni riprese la stagione teatrale. Oggi, la Compagnia Teatrale Muranese, ha accumulato un vasto e variegato repertorio, porta avanti l'attività esibendosi in molti teatri delle Venezie. Dal 2017 il teatro rinnovato è stato dedicato dalla Parrocchia a Lino Toffolo.

 

Trama
“Il campiello”, commedia scritta in occasione del carnevale di Venezia del 1756, fu rappresentata per la prima volta il 19 febbraio presso il Teatro San Luca di Venezia.
Racconta gli amori, le risse, le vanità, gli scherzi e - soprattutto - i divertimenti delle donne del popolo, in una fredda giornata di Carnevale. La scena si svolge a Venezia, in una piccola piazza (campiello) circondata da alcune case, tra cui quella di Gasparina e quella di Lucietta. Dall'altro lato del campiello, quella di Orsola e quella di Gnese. Al centro della scena, sullo sfondo, vi è una locanda. Al tempo di Carnevale, si passa il tempo in svaghi collettivi, come il Lotto della Venturina. Pasqua vuole maritare la figlia Gnese per potersi risposare. La vecchia Catte, per la stessa ragione, vorrebbe che sua figlia Lucietta sposasse presto Anzoletto; Orsola, la frittolera, cerca moglie per suo figlio Zorzetto. Un cavaliere napoletano di passaggio corteggia Gasparina, nipote del ricco Fabrizio. Dopo una lite furibonda per futili motivi, interviene il Cavaliere che riesce a calmare gli animi ed invita tutti a cena per festeggiare il suo fidanzamento con Gasparina. Verso sera le chiacchiere si calmano e tutto è sistemato secondo i desideri degli innamorati e ogni tensione si stempera: Gnese sposa Zorzetto, Anzoletto dà l'anello a Lucietta e il cavaliere potrà partire con Gasparina la quale - prima di avviarsi a cena - si congeda da Venezia con un appassionato, commosso saluto all'umile e schietta umanità di questo campiello.