Patti di Collaborazione: è possibile presentare proposte per prendersi cura dei beni comuni

Pubblicato il 4 marzo 2025 • Ambiente , Avvisi e scadenze , Comune , Partecipazione , Sociale

Il 28 febbraio è entrato in vigore l’aggiornamento al Regolamento comunale sulla partecipazione, sull’associazionismo, il terzo settore, la sussidiarietà ed il volontariato civico del Comune di Mirano, che ha visto soprattutto modifiche al Titolo V – “Prendiamoci cura della nostra città”: istituti di sussidiarietà e volontariato pubblico.

 

Le principali modifiche riguardano:

 

o      sono stati introdotti i Patti di Collaborazione (complessi ed ordinari) per permettere a tutti di prendersi cura di un bene comune;

o      è stata ampliata la platea di chi può proporre e stipulare un patto: associazioni, gruppi informali, comitati e Forum, istituti scolastici, associazioni di categoria e operatori economici (senza fini di lucro), singoli cittadini e cittadine;

o      è stato istituito l’Ufficio di Cittadinanza Attiva che coordinerà tutte le attività istruttorie per la sottoscrizione dei patti;

o      è stato introdotto l’obbligo di rendicontazione.

 

Due i principi fondamentali sul quale si fondano le modifiche apportate:

 

o      la proposta è un atto volontaristico ossia una messa a disposizione a titolo spontaneo, volontario e gratuito;

o      non si determina un rapporto di lavoro con il Comune.

 

A seguito dell’aggiornamento, frutto di un percorso condiviso e partecipato con cittadini, associazioni e personale degli uffici comunali nonché di formazione per gli stessi, la volontà dell’Amministrazione è quella di continuare nel percorso di formazione e accompagnamento rispetto alla costruzione dei Patti di Collaborazione, in modo che possano diventare uno strumento di collaborazione efficace e radicato per soggetti civici e amministrazione. Nelle prossime settimane verrà avviata quindi la seconda fase partecipata alla quale principalmente prenderanno parte i cittadini, le cittadine, le associazioni e gli altri soggetti attivi che hanno partecipato agli incontri avvenuti nel 2024 in modo da definire dei patti di collaborazione pilota.

 

In ogni caso tutti i cittadini, le associazioni, i gruppi informali, le associazioni di categoria, gli operatori economici che lo ritengono, possono chiedere già da ora informazioni scrivendo all’e-mail piazzaidee@comune.mirano.ve.it ed inviare le domande di proposta, attraverso i modelli già predisposti, all’e-mail dell’ufficio Protocollo protocollo.comune.mirano.ve@pecveneto.it.

 

I modelli, disponibili sono due:

1) per i Patti ordinari ossia proposti da singoli cittadini e cittadine (come definito dall'art. 71 del Regolamento);

2) per i Patti complessi ossia proposti da associazioni, gruppi informali, forum, istituti scolastici, operatori economici, associazioni di categoria (art. 70 del Regolamento).

 

 

DOCUMENTI DISPONIBILI:

  • Regolamento, disponibile nella sezione  Il Comune >  Atti del Comune > Statuto e regolamenti: link diretto
  • Modelli di proposta, disponibili nella sezione Modulistica: link diretto
  • Patti di collaborazione: cosa e chi? (file pdf, allegato sotto)

 

 


 

Patti di collaborazione: cosa e chi?

COS’E’ il Patto di Collaborazione: un accordo con il quale i cittadini attivi e il Comune di Mirano individuano beni comuni urbani per i quali avviare un intervento di rigenerazione e un progetto di gestione condiviso per la loro cura.

 

COSA POSSONO FARE associazioni, forum, istituti scolastici, operatori economici, associazioni categoria (Patti complessi):

a. progetti e microprogetti relativi alla vita della comunità locale, che prevedano azioni di tipo continuativo in materia di partecipazione, aggregazione, cultura, sport, turismo, attività sociali, educazione e formazione e la gestione condivisa di un bene;

b. interventi di manutenzione puntuale e/odi gestione manutentiva ordinaria del patrimonio pubblico comunale in materia di arredo urbano, verde pubblico, edifici e strutture;

c. interventi misti che prevedano azioni ricomprese sia nella lettera a) che nella lettera b), atti alla rigenerazione degli spazio oggetto dei Patti.

 

COSA POSSONO FARE singoli cittadini e cittadine (Patti ordinari):

Piccoli interventi di cura del patrimonio in materia di arredo urbano, verde pubblico, edifici, ovvero a titolo esemplificativo:

-       riparazione, ripristino, sostituzione di elementi di uso quotidiano privi di rilevante entità presenti nelle aree pubbliche ovvero negli edifici e nelle strutture di proprietà comunale;

-       ridipintura e tinteggiatura di porzioni di locali, di infissi ed elementi di arredo, con l’esclusione di lavori in quota;

-       interventi di giardinaggio su aiuole e altre aree di verde pubblico (lavorazione del terreno, piantumazione di bulbi, fiori e piccole piante, annaffiamento, piccole potature e altre cure colturali), con l’esclusione dei lavori in quota;

-       interventi di pulizia;

-       allestimenti, decorazioni;

-       attività di animazione territoriale, aggregazione sociale, comunicazione, attività culturali e formative.

 

Patti di collaborazione: cosa e chi?

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