Teatro di Primavera: domenica 9 marzo “I Rusteghi”

Pubblicato il 4 marzo 2025 • Comune , Cultura , Teatro , TurismoVia Belvedere, 6, 30035 Mirano VE, Italia

La rassegna “Teatro di Primavera 2025” prosegue domenica 9 marzo al Teatro Belvedere, in via Belvedere n. 6 a Mirano, alle ore 16.00, con la commedia “I Rusteghi” di Carlo Goldoni.

In scena la compagnia Teatrotergola Aps di Vigonza con la regia di Armando Marcolongo.

Interpreti: Angelo Renier, Ketty Bonetto, Alessia Borsan – Sara Buccinnà,  Franca Maggiolo, Pierangelo Rossi, Roberta Cavinato, Armando Marcolongo, Monika Gassfrau, Paolo Passaro, Francesco Marcolongo, Marco Mazzucato.

Biglietto d’ingresso € 8,00 in vendita al botteghino del Teatro Belvedere, aperto il giorno dello spettacolo dalle ore 15.00.

Per informazioni: e-mail teatroclubvenezia@libero.it, organizzazione tel. +39 3356330079, tel. 0415798487.

Link  al sito della compagnia: https://www.teatrotergola.org/2020/09/25/i-rusteghi/ 

La rassegna “Teatro di primavera”, giunta alla undicesima edizione, è promossa dal Comune di Mirano e organizzata dall’associazione culturale “Il Portico – Teatro Club APS”, che porta in scena compagnie amatoriali del territorio veneto.

 

Trama

Siamo in una ridente località dell’immediato entroterra veneziano, Sior Lunardo vuole sposare sua figlia Lucietta e combina il matrimonio con l’amico Maurizio, vedovo, che ha un giovane figlio Filippetto; i due “rusteghi” si mettono d’accordo sulle nozze, sulla dote e sul fatto che ovviamente i due giovani si vedranno solo al momento delle nozze, perché così si deve fare fra gente onesta e senza tante discussioni. Ai due “rusteghi” si aggiungono gli amici Simon e Canciano, “rusteghi” a loro volta e sposati regolarmente. Felice, moglie di Canciano, combina l’incontro dei due fidanzatini, approfittando del Carnevale e aiutata da Marina consorte di Simon e dal nobile Conte Riccardo, con la complicità timorosa della matrigna di Lucietta, Margarita, all’insaputa dei 4 “rusteghi”. Ma il fato ci mette sempre lo zampino …

 

Note di regia

Il testo de “I Rusteghi”, scritto nel gennaio 1760, appartiene a quella stagione del teatro goldoniano segnata da importanti capolavori composti espressamente per il teatro San Luca. Goldoni autore borghese racconta la realtà borghese del proprio tempo e della sua città.

L’idea di riprenderlo è venuta dall’aver visto una delle ultime produzioni del Teatro Stabile del Veneto e di essere andati a rivedere il capolavoro degli anni sessanta dell’intramontabile Cesco Baseggio. Ci siamo chiesti se queste cose non accadono proprio più nella nostra società moderna; invece sì, in modo diverso, con sfumature diverse. Non abbiamo avuto il coraggio di ambientare la commedia ai giorni nostri, ma siamo tornati indietro nel tempo della nostra terra, agli inizi del Novecento, prima che i due conflitti mondiali, le rivoluzioni e tutto il resto cambiassero la nostra gente; ci siamo guardati attorno e abbiamo incontrato ancora questi “rusteghi”, al supermercato, nella sala d’aspetto del medico di famiglia, all’ufficio postale, non è gente cattiva; è gente che ha un modo di fare tutto suo, che vuole bene alla propria famiglia e ha bisogno di sentirsi “paron almanco a casa mia”. E così ci siamo divertiti ad allestire questi “Rusteghi” giocando sui costumi, sulla scenografia molto scarna ed essenziale, sui nostri caratteri, sull’ironia che accompagna il nostro divertimento nel fare teatro e nel farlo per noi e per il pubblico, per regalare un po’ di gioia e serenità e un sorriso. Non abbiamo stravolto il testo, solo addolcito il linguaggio e siamo rimasti fedeli alla tradizioni perché per noi la tradizione può essere rivoluzione.

 

 

 

 

2025 03 09 locandina I rusteghi

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