Muson Vecchio, patto per la riduzione del rischio idraulico

Pubblicato il 1 aprile 2025 • Agricoltura , Ambiente , Comune

La riduzione del rischio idraulico lungo l’asse del fiumicello Muson Vecchio attraverso la realizzazione di bacini di laminazione è l’oggetto di un finanziamento ottenuto dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive, nell’ambito delle risorse assegnate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla Regione del Veneto per la progettazione di interventi finalizzati al recupero ed al miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici. L’attuazione degli interventi è assicurata dal Presidente della Regione, in qualità di Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico nel Veneto.

Il finanziamento assentito al Consorzio, grazie all’inserimento di questo intervento fra quelli che la Regione del Veneto ritiene prioritari per il recupero ed il miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici, ammonta a 220.091,46 euro e servirà a finanziare la progettazione.

L’intervento, già previsto nei documenti programmatici del Consorzio, è stato anche approfondito in uno studio multidisciplinare sul corso dello stesso fiume e sul territorio circostante realizzato dal Consorzio grazie ad una convenzione siglata alla fine del 2023 con l’Unione dei Comuni del Miranese, nell’ambito dell’accordo con l’Intesa programmatica d’area (Ipa) del Miranese, di cui fanno parte gli enti pubblici locali e le parti economiche e sociali del comprensorio.

Si tratta di un passo decisivo per la riduzione del rischio idraulico, che viene tradotto concretamente nella creazione di una serie di bacini di laminazione a servizio delle aree agricole e dei centri abitati esistenti a valle. «Le caratteristiche del Muson Vecchio – spiega il direttore del Consorzio Acque Risorgive Carlo Bendoricchio – rendono assai difficoltoso ed oneroso un eventuale intervento di potenziamento dell’alveo per garantire una maggiore portata di acqua. Per cui si è deciso di intervenire con la realizzazione di bacini di laminazione per trattenere parte delle portate del fiume e dei suoi affluenti. Non solo, nei periodi di normalità possiamo migliorare la qualità dell’acqua, attraverso l’apparto radicale delle piante e l’attivazione di processi di fitodepurazione e creare delle isole ecologiche all’interno di un territorio fortemente antropizzato». C’è un ulteriore finalità che Acque Risorgive intende raggiungere con questo intervento: grazie alla presenza di manufatti di sostegno e salti d’acqua lungo il corso del Muson Vecchio, sarà possibile sfruttare i nuovi invasi quali bacini di riserva idrici per l’irrigazione alle produzioni agricole nel periodo primaverile-estivo.

La progettazione servirà per definire nel dettaglio gli interventi che dovranno successivamente essere finanziati. «Ringraziamo l’Unione dei Comuni del Miranese, prima e la Regione del Veneto, ora, per averci sostenuto in questo progetto che intende ridurre il rischio idraulico di un’area vasta, quella del miranese e del camposampierese, fortemente urbanizzata», dichiara il presidente del Consorzio Federico Zanchin.

«Per il Miranese – commenta Tiziano Baggio, Sindaco di Mirano, città che fa parte dell’Unione dei Comuni, e uno dei 3 dei Sindaci in seno all’Assemblea del Consorzio – si tratta di un’iniziativa davvero positiva, pianificata in modo innovativo, attraverso l’alleanza e la collaborazione del territorio con il Consorzio, così da incidere concretamente sulla vita dei cittadini e delle imprese: un territorio sicuro, infatti, favorisce la pianificazione urbanistica e rende il territorio maggiormente attrattivo per il mondo produttivo e la residenzialità, migliorandone la competitività».

I risultati dello studio multidisciplinare hanno reso evidente anche la necessità di analisi sempre più dettagliate sui fenomeni idrogeologici. Per questo motivo l’Unione dei Comuni del Miranese, sempre per conto dell’IPA, ha recentemente siglato un ulteriore convenzione del valore di € 75.000,00 col Consorzio di Bonifica Acque Risorgive per la predisposizione di uno studio delle criticità idrauliche del territorio basato su un modello bidimensionale del reticolo idrografico principale.

Lo studio permetterà una indagine approfondita dell’estensione delle aree inondabili attraverso una analisi più fedele del flusso idrico nel caso di esondazioni, stimando sia l’altezza idrica che la velocità stimata raggiunta dalla corrente. I risultati dello studio completeranno così in modo puntuale lo scenario di rischio, contribuendo a individuare le aree maggiormente esposte e progettare di conseguenza le opere di difesa prioritarie, valutando caso per caso la soluzione migliore fra interventi di tipo strutturale e non strutturale.

Liink al sito del Consorzio Acque Risorgive: Muson Vecchio, patto per la riduzione del rischio idraulico – Acque Risorgive